Italianbody
Il corpo degli uomini ai tempi dei Vangeli: tra fame, cammino e fatica quotidiana

Il corpo degli uomini ai tempi dei Vangeli: tra fame, cammino e fatica quotidiana

Un viaggio ironico e colto nella rappresentazione del corpo nella religione

Il corpo degli uomini ai tempi dei Vangeli: tra fame, cammino e fatica quotidiana

Un caffè con master e due ore di conversazionea 360 gradi? Ora puoi! Guarda QUI!

Quando si osservano certi quadri rinascimentali o certe statue che raffigurano Cristo con un fisico atletico, addirittura muscoloso, con evidenti pettorali e addominali, viene naturale chiedersi: ma davvero Gesù aveva gli addominali scolpiti? È una domanda che oggi può far sorridere, ma in realtà apre una riflessione più profonda sul rapporto tra corpo, spiritualità e cultura fisica nell’antichità.


Al tempo di Gesù: dieta povera e tanto cammino


Per comprendere il vero aspetto fisico di Gesù e degli apostoli, bisogna partire dal contesto storico e culturale.
In Palestina, duemila anni fa, l’alimentazione era povera e monotona:

Pane d’orzo

Pesce essiccato

Legumi

Pochissima carne, solo nelle feste

Frutta e vino, ma sempre in quantità limitate


Le calorie introdotte erano poche, i macronutrienti assolutamente non bilanciati secondo le logiche moderne del fitness
.Inoltre, non esisteva alcuna cultura dell’allenamento mirato ai muscoli. Si camminava molto, anche 20-30 chilometri al giorno sotto il sole, ma sempre per necessità, non per costruire il fisico. Questa combinazione portava ad un corpo snello, asciutto, magro, privo di grasso in eccesso, ma anche privo di massa muscolare evidente. Gli addominali? Sì, probabilmente si intuivano per assenza di grasso, non certo per sviluppo muscolare.


Addominali visibili? Forse. Scolpiti? Difficile.


In assenza di un’alimentazione iperproteica e di esercizi specifici, come i crunch o le plank, è logico pensare che gli addominali di Gesù non fossero scolpiti.
Il ventre piatto era frutto della vita dura e dei pasti frugali, non certo del fitness.
Le immagini che ci propone l’arte rinascimentale sono dunque trasfigurazioni simboliche, non descrizioni realistiche.L’iconografia tendeva a rappresentare il corpo come simbolo di perfezione morale e spirituale, mutuando le forme dall’estetica greco-romana: fisici armoniosi, proporzionati, atletici.


Il fitness nei testi sacri? Non esiste, ma…


Nei Vangeli e nei testi sacri non troviamo alcun riferimento all’attività fisica come pratica salutare o estetica.
Semmai si esaltano la sobrietà, il digiuno, l’umiltà del corpo, e si condanna ogni forma di vanità.Tuttavia, il camminare, il lavorare con le mani, il faticare fisicamente erano parte integrante della vita quotidiana. Senza volerlo, questi uomini praticavano una forma di movimento costante e naturale, lontano dalle logiche moderne della palestra.


Il corpo, simbolo e strumento della spiritualità


Il corpo di Gesù non era un corpo da mostrare, ma da donare. Era strumento della missione, non del culto estetico.
Nella tradizione cristiana il corpo non è mai fine a sé stesso, ma segno visibile della spiritualità.
Chi oggi cerca nel Vangelo consigli per il six pack resterà deluso. Chi cerca insegnamenti su come dominare il corpo, invece, troverà molto.


Addominali o no, non cambia nulla


Se oggi ci chiediamo se Gesù e/o i suoi discepoli, avevano gli addominali, la risposta storica e logica è:
Un ventre magro, sì. Muscoli definiti e scolpiti, altamente improbabili.
Ma in fondo, nella visione cristiana, non è mai il corpo a salvarci, ma l’anima.
Questo piccolo viaggio ironico e colto ci ricorda che il corpo può anche passare, mentre lo spirito resta. E che il fitness, oggi così venerato, all’epoca era un concetto del tutto sconosciuto.


#7612
full immersion con master wallace e il sistema MWST
#7612
Calcola il tuo grado MWS